Dom 16 Nov 2014 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO

Vangelo e Zen, Desio, 10 novembre 2014

biloba

Il ginkobiloma bonsai che adorna l’aula di Vangelo e Zen si avvia al riposo invernale. L’attività di un anno volge al termine e le sue foglie perdono vigore diventando più belle. Alcuni viali di Desio sono costeggiati da file di aceri. La pioggia ha lavato le loro foglie, e così queste manifestano i loro colori senza alcun appannamento. Rosso, giallo, verde in infinite sfumature: le foglie degli aceri trapuntano di colori fantasiosi e lievi il cielo bigio e minaccioso. Gli sforzi dei vigili del fuoco e dei volontari trapuntano di speranza la disgrazia dell’alluvione. Nella notte fonda le stelle brillano più limpide.
E’ un dovere dell’uomo intelligente imparare dalle disgrazie la via della saggezza e della prudenza, non tanto per far sì che i cataclismi non ci siano più, ma per affrontarli con tenacia e mitezza assieme. Anche la natura, come noi uomini, è in trasformazione. Come noi uomini, a volte necessita di sfogarsi, ora in un luogo, quindi in un altro. Tutte le nostre montagne, tutti i nostri fiumi con i loro argini, tutti i nostri mari sono arti del suo corpo e come gli arti del nostro corpo possono alterarsi. La natura ci richiede di non mistificarla. Ci chiede di camminare assieme, con molta attenzione e rispetto, condividendo l’unico destino – suo e nostro – di esistere sempre in evoluzione. Mai ignorata e mai assolutizzata.

L’albero che ha avuto i rami rotti dal tifone, passato il tifone rigenera i suoi rami. L’agricoltore quello vero, non il manager agricolo di oggi, dopo la tempesta che gli aveva distrutto il raccolto soffriva in silenzio la visita della disgrazia, forse emettendo una qualche bestemmia e poi ripartiva. Oggi l’uomo ha disimparato il rapporto personale, corporale con i sovvertimenti naturali. Per lui il cataclisma semplicemente non doveva esserci, e se c’è è responsabilità altrui. L’assolutizzazione della responsabilità altrui può favorire la fuga dal confronto diretto, personale, corporeo con ciò che accade. Può favorire l’uomo mediocre. L’uomo sano e maturo rispetta la natura cominciando dal non buttare il mozzicone della sigaretta sull’asfalto, o tra i binari della ferrovia, o sul terreno delle piccole aiuole che adornano il Corso Vittorio Emmanuele a Milano.
“La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio” (Rom 8,19).
Camminare assieme con la natura! Vi presento un piccolo mio contributo edito proprio in questi giorni.

“Pensieri di vita. Ascoltando il creato”

Natale Benazzi fu uno dei frequentatori sporadici del corso 7 sabati (2013-14). Impiegato presso le Edizioni San Paolo, era profondamente interessato all’argomento, ma gli impegni non gli permisero la frequenza assidua. Un giorno mi rivolse un invito: dare la forma di racconto popolare ai messaggi testimoniati dai grandi mistici. Ho accettato volentieri ed è nato così il libro “Pensieri di vita – Ascoltando il creato” (Euro 16,00). L’esperienza dei mistici può essere condivisa da chiunque grazie alla mediazione della natura, in cui e di cui tutti viamo. Un grazie a Maria Veronese per i suoi ritocchi alla punteggiatura e al testo, e a Giuseppe Siniscalchi per il disegno della copertina. Susanna Tamaro ha scritto la prefazione. Grazie!

Una breve presentazione del contenuto può essere il testo riportato sull’aletta di copertina.
“Ciò che esiste è spazio e tempo. Spazio è il corpo, la casa, il luogo di lavoro, il cosmo, e l’infinito in cui tutto alloggia. Tempo è la nascita e la morte, il presente, il passato, il futuro, e la vita eterna in cui ogni tempo ha inizio e fine. Nelle situazioni della vita l’uomo sperimenta lo spazio come qui e il tempo come ora. Qui e ora sono ogni impegno, ogni gioia, ogni sofferenza. Chi sosta in silenzio, nel qui e ora ode il riverbero dell’universale, dell’infinito, dell’eterno. Ode il palpito di Dio.

imagesQuesto libro ti racconta cinquantadue qui e ora meditati in silenzio: una meditazione per ognuna settimana dell’anno. Sullo sfondo di ogni qui e ora l’amabile compagnia della natura, maestra e madre con le sue quattro stagioni. A conferma del cammino, alcuni brani sacri tratti dal Vangelo, ma anche dalle ricche tradizioni orientali, soprattutto dallo Zen. Chiude ogni meditazione un suggerimento concreto per la vita quotidiana”.

Il libro è nelle librerie a disposizione di chi è interessato (e può essere acquistato anche online per esempio qui, qui e in molti altri posti). Auguri di una proficua e amena lettura.
p. Luciano

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