La stella del mattino, cammino religioso Vangelo e Zen
Milano 21 novembre 2025
“Quando vedi una persona morire,
forse è Dio che ti dà la forza”
“16 novembre. Un giovane di origine bavarese (quindi tedesco), 32 anni, è morto salvando la sua vicina da una frana a Cormons, in provincia di Gorizia, a seguito di una bomba d’acqua”. (AI Overview 17/11/2025).
Il suo nome Quirin Kuhnert. 32 anni, era un tedesco della Baviera innamorato fin dall’adolescenza dell’Italia, in particolare delle colline friulane dove da alcuni anni si era trasferito ed aveva aperto un ristorante di cucina italiana. Come la collina franò e il terriccio fangoso raggiunse la sua casa corse mettendosi in salvo, ma ricordandosi della 83nne vicina di casa tornò indietro per trarre in salvo anche lei. La massa fangosa lo sommerse insieme con la donna anziana che voleva salvare.
“Elton Zefi, 32 anni, di origine albanese, a Padova da 15 anni. Questa mattina, 20 novembre, ha salvato un 85enne che era finito con l’auto nel canale Battaglia, a Padova. “Non ho avuto paura a gettarmi. Quando vedi una persona morire, forse è Dio che ti dà la forza”. (RAI NEWS 21/11/2025).
Anche Elton Zefi, l’immigrato albanese, aveva 32 anni. Anche l’uomo anziano da lui salvato tirandolo fuori dall’automobile che stava per affondare nelle acque impetuose e gelide del fiume, aveva 85 anni. Quell’uomo era stato il primo impresario che gli aveva dato lavoro appena giunto dall’Albania. Lo scoprire che l’uomo che stava estraendo dalla macchina portata via dalla corrente era il suo primo datore di lavoro, per Elton fu una sorpresa commovente. Quel giorno, in cui tutto questo accadde, era un giorno particolare per Elton: era il giorno del suo 32mo compleanno. Qualcuno filmò la scena di Elton in mutande che si getta nel fiume gelido per portare soccorso. Quando ciò che attorno accade e ci dispera, torniamo a vedere quel filmato.
https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2025/11/padova-salva-un-anziano-finito-con-auto-in-un-canale-testimonianza-di-elton-zefi-a78488c7-dd23-4eb2-abb4-4b25e0769332.html
“Quando vedi una persona morire, forse è Dio che ti dà la forza”
In questi giorni gli episodi di violenza perpetrati da giovanissimi, figli delle nostre famiglie, cresciuti nelle nostre scuole, introdotti nel cammino cristiano dalle nostre parrocchie e oratori, ci pongono domande a cui non riusciamo dare risposte valide. Ci rifugiamo nel dare la colpa al mondo, come se quel mondo non fosse il mondo che noi abbiamo costruito. Forse i nostri giovani e i nostri adolescenti non hanno ancora sperimentato la vita nella sua natura nuda, spoglia, non ovattata dai tanti ciondoli del superfluo. Forse ci diciamo di amare i nostri figli, ma è proprio tale amore che è carico di superfluo. Preferiamo dare loro cose anziché ascolto, compagnia, condivisione d’esperienza. Forse li vogliamo troppo ben riusciti e non rispettiamo né concediamo loro il tempo necessario per crescere imparando dalla loro stessa esperienza. Lo stracarico di stimoli e nozioni non lasciano loro il tempo per sperimentare. Anche i sacramenti dell’iniziazione cristiana dati a seconda dell’età e non secondo il loro reale cammino è pastorale secondo l’efficienza del mondo.
Nel caso di non pochi genitori un ostacolo che rende loro difficile il condividere appassionatamente tempo, dialogo ed esperienze con i propri figli è lo stato di stress cronico ingenerato della carriera lavorativa. Un secondo ostacolo può essere dato dalla cura, dal tempo, dalle coccole che dirottano su animali casalinghi, soprattutto cani. Questi simpatici animali a loro volta vivrebbero più secondo la loro natura in ambiente non chiuso.
L’immigrato Elton Zefi, ritornato a casa dopo aver salvato a nuoto un anziano portato via dalle gelide correnti del fiume in piena, ha fatto la doccia riscaldando il suo corpo semiassiderato. Così raccontano gli articoli che si leggono sui giornali. Poi, immagino, avrà ringraziato Dio per il coraggio che ha potuto tirare fuori dal proprio petto e buttarsi nelle acque.
Quindi avrà ricordato sua madre e suo padre e detto loro: GRAZIE.
p. Luciano
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