Oppure si parla di cuore, non però come si intende di solito nel nostro parlare ( è un uomo o donna di cuore ), ma come lo intende la Bibbia: in essa il cuore indica la parte più profonda di noi, il nostro intimo ( il santuario interiore ).

S. Paolo, in Galati 1,6, afferma:

Dio ha mandato nei nostri cuori
lo Spirito del Figlio Suo (lo Spirito Santo).

P. B. Griffiths traduce:

Dio ha mandato lo Spirito
…nel nostro cuore o nel nostro spirito.

Cuore e spirito quindi sono sinonimi; tutti e due indicano la stessa cosa: la parte più intima e profonda di noi.

Penso sia interessante sentire come viene chiamata questa parte di noi da alcuni autori moderni, autorevoli maestri di spiritualità

P. J. Breton:

La nostra natura profonda o la nostra vera e autentica natura, il nostro centro più profondo…[9]

P. A. Grun:

Ciò che è più intimo a noi,
lì troviamo una forza depurata,
il nostro io migliore, il più vero…[10]

P. André Louf:

Il nostro intimo più profondo, la nostra interiorità,
la parte migliore di noi stessi,
il centro più profondo del nostro essere,
il luogo dove Dio è presente in noi
(topos tou theou )…[11]

S. Paolo, pur non essendo moderno, in Efesini 3,20, la chiama

la potenza che opera in noi

[9] J. Breton, Il grido della luce ( un’esperienza cristiana sulla via dello zen), Servitium Ed.
[10] Anselm Grun, Il coraggio di trasformarsi, San Paolo
[11] André Louf, Sotto la guida dello Spirito, Ed. Qiqajon, Comunità di Bose

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