Sab 2 Gen 2010 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO

Il grande Tucci, amico intimo dei saveriani, quando era ambasciatore in Tibet al tempo del fascismo, intuendo che le armate cinesi avrebbero distrutto gli antichi testi tibetani una volta fatta l’invasione del Tibet, trasportò in Italia quello che oggi è il più grande deposito di scritture tibetane esistenti al mondo. Un saveriano, padre Toscano ora defunto, su richiesta di Tucci tradusse vari testi. Questi ora sono stati tradotti in cinese e presentati all’Unversità di Pekino dove Vignato Giuseppe, un saveriano originario di Vicenza, è professore di Architettura buddista. Vignato trascorse due anni a ripercorrere e studuiare la Via della seta, scoprendo elementi nascosti dell’architettura buddista popolare. Presentò la tesi di laurea su queste scoperte ed ottenne il massimo voto all’Università di Pekino che l’assunse come docente dello stesso ambito. Oggi guida uno staff di professori di università cinesi che fanno appello ai governi stranieri di premere sul governo cinese ad assumere la cura delle grotte delal Via della seta, attualmente depredate da tanti finti amanti dell’Oriente che, scontenti, abitano in Occidente. Sarebbero altrettanto scontenti se abitassero in Oriente e forse verrebbero in Maremma a cercare reperti etruschi.

P.Luciano

Il 16 dicembre, all’Università di Pechino è stata ufficialmente presentata la traduzione in lingua cinese dei sette volumi dell’opera Indo-tibetica di Giuseppe Tucci e di un volume di introduzione alla figura e all’opera di questo grande tibetologo, che fu già maestro di P. Toscano.

Indo-tibetica raccoglie i risultati delle ricerche condotte dal Tucci in Tibet nella prima metà del secolo scorso. La traduzione in cinese, so­ste­nuta dal Museo Cinese di Parma, in parti­colare dal def. P. Domenico Milani, e diretta da Giuseppe Vignato, ha visto il coinvol­gi­mento di specialisti cinesi ed italiani.

Ora gli studiosi cinesi hanno finalmente acces­so all’opera del Tucci, fonte unica di informa­zione sul Tibet, per certi aspetti. Alla cerimonia sono intervenute personalità del mondo accademico cinese e l’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Popolare Cinese.

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