Dom 26 Apr 2009 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO

lettera

Vangelo e Zen

Vangelo secondo Giovanni 14, 1-11

26 aprile 2009

Gesù era profondamente convinto che l’uomo può vedere le tracce di Dio se le cerca attentamente dentro se stesso. Al discepolo Filippo che gli chiedeva di mostrargli il Padre, rispose: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?… io sono nel Padre e il Padre è in me”. Del resto è l’insegnamento delle prime pagine della Bibbia: l’uomo è l’immagine originaria di Dio e se Dio vuole vedersi deve guardare il volto dell’uomo! Il volto di Dio dentro di me è il mio volto originario: infatti la mia origine è tutta e soltanto divina, creazione pura.

E’ vincente fra i cristiani l’interpretazione che la risurrezione sia la rivincita della natura divina di Gesù sulla sua natura umana, la quale lo destinava alla morte. Si dice: E’ morto come uomo, ma è risorto come Dio. E’ rara la comprensione che la risurrezione è la vittoria dell’umanità di Gesù che non si ritira nella trascendenza divina, ma piuttosto trattiene l’energia divina nel corpo della storia. Risorge non per trascendere, ma per rimanere. Noi celebriamo questo suo corporeo rimanere nell’eucaristia.

Il Vangelo di questa domenica ci regala un’espressione di Gesù molto significativa. Dice: “Io sono la via, la verità e la vita”. Anzitutto c’è la via: ossia il cammino del discepolo dietro il maestro. Soprattutto l’età della crescita corrisponde a questa tappa. Quindi c’è la fase della verità, quando, cresciuti all’età adulta, sperimentiamo di sapere e di valere. Da ultimo c’è la tappa della vita, quando, come un frutto maturo, la nostra esistenza diventa un’offerta per gli altri. Il culmine della vita è la morte, quando si scioglie l’io privato che delimita sé dagli altri, e risorge l’io della comunione eterna. Gesù: via, verità e vita. Non c’è esperienza della verità se non si cammina, e se l’esperienza della verità non si offre alla vita. Per Gesù non c’è alcun testo che contenga la definizione della verità, perché la verità assume aspetti differenti caso per caso, semplicemente perché i casi sono tutti differenti! Lo stesso cibo nutre il corpo delle persone in modo differente, perché i bisogni e le condizioni del corpo di ciascuno sono sempre differenti. Gioacchino da Fiore testimonia che la verità diviene col e nel cammino di chi la cerca

La sensibilità religiosa orientale ci dice come ogni cosa ci manifesti il suo volto autentico quando l’accostiamo camminando, scoprendo che anch’essa cammina con noi che camminiamo. Pasqua significa passaggio radicale attraverso il valico della morte, risorgendo al sé che è comunione nella comunione dei santi! Nella comunione e dalla comunione ogni io risorge alla sua bellezza originaria. Lungo il sentiero dell’esistenza è bello sostare dalle consuete abitudini, ritornare discepoli e scavare dentro di sé fino a liberare la vena sorgiva della bellezza originaria e adocchiare quel sé vero. La meditazione, l’ascolto, la preghiera, la partecipazione alla storia sono la pratica quotidiana che addestra questo scavare profondo. Ci sono alcune vie culturali, cresciute in Giappone, che riversano nella vita sociale questa avventura religiosa. Nella Villa Vangelo e Zen di Desio stiamo per inaugurare i corsi di queste vie. Stiamo reclutando compagni di cammino. Alcuni corsi avranno inizio dal 9 maggio per 5 sabati. Altri corsi sono intensivi nelle settimane estive, anche per estendere questa possibilità a chi abita lontano.

Tu puoi partecipare? Oppure qualche tuo/a amico/a? Ogni compagno di viaggio è per noi un grande incoraggiamento.

E’ anche questo un sentiero di risurrezione! In allegato i programmi. Grazie!

p. Luciano Mazzocchi

Incontri

  • 27 aprile: lunedì, ore 19.00-21.00: breve ritiro presso i Missionari saveriani Via San Martino 8 Parma. Tel 335.275627 (Claudio)
  • 2 maggio: sabato, NON si terrà il ritiro di Desio
Nessun tag per questo post.
categorie: lettere

Lascia una risposta