Gio 6 Ago 2009 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO

lettera

Vangelo e Zen

Vangelo secondo Matteo 21,12-16

9 agosto 2009

Il Vangelo di questa domenica (secondo il rito ambrosiano) narra di Gesù che a colpi di frusta caccia i venditori di merce sacra nel tempio, pronunciando quelle forti parole: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera e voi ne avete fatto una spelonca di ladri”. Anzitutto il rammarico che fra i tantissimi santini che rappresentano Gesù col cuore in mano, oppure in mezzo alle pecore, o sulla croce, non ho mai trovato quella di Gesù con in mano la frusta. Forse perché anche quei santini sono a loro volta venduti nel tempio …

La riflessione che il Vangelo di Gesù con in mano la frusta impone è seria. In altre parole chiede: quando tu preghi o mediti, sei vero, oppure fai mercato? E siccome la religione è anima dei comportamenti, la domanda ricade sulla vita: Sei vero o mercanteggi? Un indice di risposta: Quando hai potuto fare qualcosa anche con sacrifici, ringrazi in pace o brami il battimani? Il fiore sboccia ugualmente bello sia nel tuo giardino come nella radura incolta.

Alcuni giorni fa, cliccando in internet il quotidiano giapponese Asahi, milioni di copie giornaliere, nelle notizie sia interne come estere dava importanza a una che coinvolge l’Italia. Una coppia di turisti giapponesi pranza in un ristorante romano: il conto è di circa 700 Euro per un pasto normale in due. La cifra stra-esagerata ha ovviamente disgustato la coppia giapponese che, ritornata in Giappone, sui giornali ha dato rilievo all’accaduto. La notizia, rimbalzata in Italia, ha mosso il ministro Michela Brambilla a voler riparare la ferita inferta al turismo offrendo alla coppia l’invito a ritornare in Italia a spese del governo italiano. La risposta della coppia fu: Non perché sarebbe il popolo italiano a pagare con le sue tasse! Al che il ministro insistette: Non vi preoccupate, perché sarà una promozione turistica per il bene di tutta la nazione. La coppia giapponese controbatté: A tale scopo, signora ministro, venga lei in Giappone e potrà pranzare ovunque a prezzi equi. Italiani mercanti e giapponesi onesti?

Alla fine di giugno ho accompagnato il pellegrinaggio di dodici giapponesi (cattolici) nei monasteri delle Prealpi lombarde e a San Giulio nel lago di Orta. Rientrati in Giappone, don Fusao Sekine, guida del gruppo, mi ha scritto una lunga lettera di ringraziamento in cui, verso la fine, mi racconta come a Malpensa, quattro di loro furono trovati fuori norma per le troppe bottiglie di liquori ecc., ma alla spiegazione che tali articoli in Giappone sono rari e costosi, l’ufficiale di finanza annuì bonariamente. Don Sekine commenta: “ Per noi giapponesi fu la prima volta che abbiamo potuto sperimentare un tale rapporto tra persone… abbiamo scoperto che ci può essere un altro rapporto tra le persone che non si riduca a quello di ufficiali di stato che non sanno che sia né la comprensione né la duttilità. Così abbiamo verificato che l’umanità profonda dell’Italia non è solo un retaggio della storia passata, ma è viva negli italiani di oggi. Ben quattro di noi lo sperimentarono alla dogana dell’aeroporto”. Italiani comprensivi e giapponesi legalisti?

Dopo tanta digressione ritorno al Vangelo: si può vivere la vita aggrappandosi a principi che appaiono perfetti secondo la legge, o a costumanze inveterate che servono a menadito per mascherare l’anima mercanteggiante. Finché si pensa che ci sia una formula che risolva, si sta mercanteggiando quella formula. Resta solo il fondo nudo della coscienza che può illuminare. Sì, se il fondo della coscienza a sua volta non si corazza contro le cose che accadono. L’albero nella stagione propizia fa molti frutti e in quella avversa ne fa pochi; ma né si esalta né si deprime, perché la sua linfa è libera sia dalla brama che dalla non brama. Si sente se stesso nel fare molti frutti nella stagione dei molti frutti e se stesso nel fare pochi frutti nella stagione dei pochi frutti. Se pensi che il tempo c’è per guadagnare l’eternità, mercanteggi; se pensi che l’eternità valga più del tempo, mercanteggi. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10,8): parole di Gesù, l’uomo dalla frusta tra le mani.

Possa il Vangelo di oggi trapiantare un po’ della venerazione alla legalità dei giapponesi negli italiani e un po’ della disinvolta comprensione italiana nei giapponesi! Senza che vinca nessuno, perché non c’è niente da vincere se non si mercanteggia.

alcuni giorni di “vacanza” Vangelo e Zen
Nel periodo 16 – 30 agosto la Villa Vangelo e Zen accoglie volentieri chiunque desidera trascorrervi alcuni giorni delle sue vacanze nella pratica Vangelo e Zen, nello studio di un testo Zen (Genjõkoan) e del Vangelo (Giovanni capitoli 5,7,8), nel lavoro del giardino, nella fraternità e nel riposo. Ogni giorno viene chiesto il contributo spese di Euro 30,00. Informazioni e iscrizioni Tel 0362.300350/338.1011101

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