lettera
Vangelo e Zen
Vangelo secondo Giovanni 5,37 – 47
6 settembre 2009
Questa lettera vi arriva tardi. L’avvicinarsi dell’inaugurazione ufficiale della Villa Vangelo e Zen di Desio è all’origine di questo ritardo e anche della brevità della riflessione sul Vangelo di questa domenica. Forse un commento breve è più proprio che uno lungo alle parole di Gesù del Vangelo odierno: perché il parlarci sopra può diminuirne l’incisività. Gesù con parole precise e severe dice ai Giudei che non potranno mai accedere alla verità, perché si cercano la gloria l’uno dall’altro. “Come potete credere voi che prendete gloria gli uni dagli altri?”. Non c’è accesso alla verità se, mentre si dice di ricercarla, rimane qualcosa da difendere. Alla verità si accede solo nudi di ogni interesse, compreso l’interesse di trovare la verità. Se un battezzato crede in Gesù perché è stato battezzato, non accede alla verità, ma si accontenta di preparare rispostine imparate a memoria da tirare fuori quando qualcuno gli chiede perché è cristiano. La fede in Cristo non comincia col battesimo o con il catechismo; ma quando si parte da prima di tutto questo, anche se cronologicamente fosse già avvenuto. Quando si molla il fatto di essere battezzati o di appartenere alla chiesa e da zero ci si fa la domanda. L’incontro con Cristo è vero solo partendo da zero; invece è solo fotocopia se è inteso come una ripetizione perché uno è stato battezzato. Paolo ricordava ai primi battezzati: Ricordatevi della vostra origine pagana… L’unica soglia che immette alla verità è quella nuda da ogni interesse, compreso quello di voler trovare la verità. Altrimenti sarebbe come una donna che vuole mettere al mondo un bambino per fare l’esperienza della maternità o un prete che fa lo zelante per aumentare il numero di quelli che vanno in chiesa. Se la ricerca della verità è usata per qualcosa, si rimane davanti alla soglie e non si entra.
Vangelo santo e spudorato quello di oggi: attualissimo in campo ecclesiale, politico, personale. Mio fratello Giorgio, gallerista, espose una serie di dipinti di un autore per un mese. Alle fine del mese, molte visite e nessun acquisto. Finché il più noto dirigente d’azienda di Parma (Barilla) entrò e comprò due quadri. La notizia si diffuse e il giorno dopo la galleria fu spogliata da una fila di profondi intenditori d’arte. Si può vivere così, facendo l’intenditore di arte, o il prete, o il maestro o il parlamentare… tranquilli grazie al non scoprire la propria nudità.
Grazie e auguri.
P. Luciano
INAUGURAZIONE DELLA VILLA
VANGELO E ZEN – DESIO
Vedi l’invito e il programma nell’altro allegato