Mer 23 Mag 2018 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO

Pentecoste 2018

…ma tornerò a correre

Il batterio della meningite ha causato l’amputazione delle mani e dei piedi a un giovane atleta.
Ho letto la storia di Davide Morana sul Corriere della sera di domenica scorsa, 20 maggio 2018. Era Pentecoste e quell’articolo e la foto allegata furono per me una fiamma di fuoco dello Spirito. Davide è un giovane siciliano, ventiquattrenne. Per anni la sua passione fu lo sport, ma recentemente aveva lasciato la Sicilia per trasferirsi nella terra della sua fidanzata, la Spagna, precisamente a Murcia, dove aveva deciso di dedicarsi all’agricoltura. Un giorno scoprì delle macchie rossastre sulle mani e sui piedi: menegite fulminante. Sette giorni di coma e infine, al risveglio, l’amputazione. «Non so se si può parlare di miracolo, io non sono cattolico ma credo che qualcosa di soprannaturale sia accaduto. Ero spacciato e improvvisamente mi sono ripreso. Ho riflettuto su quanto siamo fragili, come un batterio microscopico può ridurre un essere umano».

La foto riportata sul giornale lo ritrae con le braccia e le gambe fasciate da spesse bende, e il volto pacato, quasi baldanzoso. «Ho grandissime idee. Voglio tornare a correre, fare sport a livello paralimpico. E aiutare tutto il mondo degli amputati. Non è possibile che le protesi costino così tanto!».
Gli amici di Davide, della Sicilia e della Spagna, hanno dato inizio alla raccolta di fondi per provvedere all’amico le protesi delle mani e dei piedi. Le protesi più efficienti in assoluto sono prodotte proprio in Italia, ma il loro prezzo è stellare, come una Ferrari.

“Non vedo l’ora di camminare, correre, afferrare oggetti, mangiare da solo. E finalmente recuperare la mia indipendenza e diventare un ragazzo bionico”, scrive su Instagram. “Il vostro aiuto è importantissimo e ogni piccolo gesto conta. Insieme ce la faremo”.

Chi volesse contribuire può consultare il sito: www.davidemorana.com

Davide, coraggio! Davide, grazie!
p. Luciano

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