Dom 29 Mar 2020 Scritto da Pierinux Commenti disabilitati su Sull’orlo dell’impotenza, il sentore della libertà… 6

la comunione dei santi

Carissimi, quando la notte è inoltrata, tutto invita al silenzio e al riposo, attendendo un domani che ci porti nuove migliori. Ma prima di stenderci sul nostro giaciglio, inginocchiamoci sul pavimento come l’uomo anziano dai capelli e barba bianchi che stasera Rai2 ci ha mostrato alla fine del TG delle 20:30. L’uomo anziano stese sul selciato di una strada di Roma un fazzoletto e si inginocchiò davanti al crocifisso esposto sulla parete lungo la strada. Un passante gli offrì un pane che egli posò sul fazzoletto steso su cui era inginocchiato, quindi continuò, silenzioso, la sua preghiera. Quell’uomo anziano siamo tutti noi che cerchiamo Dio e quel Crocefisso ligneo dal volto umanissimo è Dio che cerca noi! Noi cercando Dio, e Dio cercando noi, insieme, diventiamo il Cristo. Il Cristo: Dio che diviene umano e l’uomo che diviene divino. Dove avviene? Ovunque, ma anche questa notte avverrà in modo commovente negli ospedali: malati che nel silenzio chiamano Dio a scendere in loro aiuto e Dio che si fa energia di mani, sorriso degli occhi, celerità delle gambe di medici, infermieri e di tanti altri che si prodigano per la salute di fratelli e sorelle. Ma dov’è Dio? Ma dov’è l’uomo?. Non hanno più due sedi, non sono più due sponde, ora sono il ponte dell’amore. Sono la comunione dei santi. Santo Dio, santa l’umanità. “Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine” (Eb 2, 11), scrive lo Spirito e lo scrittore umano co-autori della Lettera agli Ebrei. Ma qual’è quell’unica origine da cui provengono e Dio che santifica e l’uomo che è santificato? E’ l’amore. L’amore è soggetto e oggetto insieme, è la mano che dà e la mano che riceve, è la stretta di due mani, una di una persona e l’altra di un’altra persona. Edith Stein dice: è il calore che passa dalla mano che stringe e da quella che è stretta. Il dare e il ricevere provengono da una sola origine, quell’origine è l’amore. L’amore che oggi riscalda questa giornata di primavera, ma ancora tanto invernale! Sì, Dio non è onnipotente da poter fare senza di noi, delle nostre mani, dei nostri piedi, dei nostri occhi ecc. Non è onnipotente non perché fa l’umile, ma perché è amore. Se è amore, non è mai stato da solo. Non è mai stato onnipotente da solo. L’amore è più nobile di ogni trascendente onnipotenza. Dio diviene perfetto divenendo umano. “Pur essendo Figlio , imparò l’obbedienza a ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa dui salvezza” (Eb 5, 8-9).Dio, condividendo la sofferenza umana, è reso perfetto.

Così sta avvevendo ora: in quell’anziano che esala l’ultimo respiro e nei suoi fanmigliari che non riescono a predere sonno perché non si raccapacitano di non potergli stare vicino. Ma Dio è sceso nell’umano. Il medico depone il flacone e congiunge le mani. REQUIEM! Sconfitto Dio? Sconfitto l’uomo? No, è il Cristo! “Questo è il mio corpo dato per voi: prendete e mangiatene tutti!”. Il crocifisso ligneo corroso dai tarli, l’uomo anziano barbuto che prega, e il passante che gli dà un pane.

Sono alcune considerazioni che mi ha suscitato la lettura di un articolo dal quotidiano “Il giorno”. Vi invito a leggerlo. E’ la comunione dei santi: “No, dottore, se lo fa lei lo faccio anch’io. E anche per la mia mamma, preghiamo insieme”.

https://www.ilfoglio.it/salute/2020/03/18/news/lettera-dalla-trincea-306650/

p. Luciano

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