Mar 10 Dic 2013 Scritto da Pierinux AGGIUNGI COMMENTO
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oggi, un angolo del nostro giardino (foto Stefano)

Vangelo e Zen 7 dicembre 2013

A tutti gli amici l’augurio che il Natale porti in dono l’amore alla capanna della vita. Maria depose il neonato in una mangiatoia per gli animali e poi, ne sono sicuro, commossa si mise a cantare una ninnananna.
Un’antica tradizione ha fissato il natale di Gesù al 25 dicembre, nella settimana del solstizio invernale, quando il sole riprende a versare raggi di luce. E’ solo una tradizione, comunque appropriata. A Betlemme il 25 dicembre né cade la neve né scorrazzano le renne. Soltanto arbusti e sassi qua e là nell’erba, quell’erba che brucavano le pecore dei pastori che per primi corsero a vedere il bambino nella mangiatoia.
Il Natale celebra il vigore delle cose semplici. Dio vince sui prepotenti, anche sulla bomba atomica, con la forza della bocca di un infante che succhia la mammella della madre; così proclama la Bibbia. Il vigore di un infante! “Dopo la sua nascita tutto è cambiato! Tutto è nuovo! Tutto s’è risvegliato!” Così le coppie raccontano ai loro amici alla nascita di una bambina o di un bambino.

Sono tanti i bambini che non possono succhiare la mammella della loro mamma. Un Natale senza il loro ricordo che ci parli al cuore sarebbe un natale freddo e triste. Gesù ebbe un pensiero speciale per loro e disse che nel cielo il più piccolo è più grande del più grande sulla terra. Un giovane papà incontrato in questi giorni in duomo mi ha narrato che ogni mattina prima di alzarsi pregava tenendo la sua mano sul pancione della moglie. Il movimento del nascituro gli sembrava la risposta di Dio alla sua preghiera. Un mattina il bimbo non si mosse. Svegliò subito la moglie e i due corsero all’ospedale. Al nono mese il bambino, per causa non identificata, era morto nel seno della madre. Il giovane papà raccolse tra le sue mani il corpicino estratto esanime, lo baciò e quindi lo offrì. Presepio vivente in cui Gesù bambino è un bimbo non nato, nato esanime! Chino il capo e adoro!
Il Natale è il tempo delle preghiere. Elevo anch’io una preghiera anzitutto per ringraziare, e inoltre per chiedere un dono. Chiedo che fra i tanti amici che frequentando Vangelo e Zen dando e ricevendo benefici, qualcuno scopra in questo cammino la sua vocazione. Chiedo che a qualche sorella e fratello sia dato dalla vita e per affetto loro di partecipare ai ritiri Vangelo e Zen, in particolare al ritiro del primo sabato, con costanza e dedizione, accogliendo il ritiro come il primo impegno fra i tanti impegni. Un ritiro a cui si dà il primo posto, per il quale si pospongono altri impegni, ha il vigore di ciò a cui si dà il primo posto e per cui si pospongono altri impegni. Attraverso questi fratelli e sorelle il nostro cammino può rinnovarsi e approfondirsi, a beneficio di tutti.
alcuni inviti

 

  1. al Concerto Natalizio offerto dai giovani cantanti giapponesi (vedi allegato)
  2. al Natale della Cappellania giapponese:
    • Ritiro natalizio: presso la Villa Vangelo e Zen di Desio: 22 dicembre domenica. Ore 10.00 preghiera di lode – meditazione – sacramento del perdono, 12.00 eucaristia, 13 pranzo condiviso portando qualcosa da casa, 14.00 video del rito di beatificazione dei martiri giapponesi
    • 24 dicembre Notte di Natale: presso la cappellania (P.zza Duomo 18) ore 22.00 veglia con meditazione e sacramento del perdono, 23.00 santa Messa della notte di Natale
    • 25 dicembre Natale: ore 09.30 Santa Messa a Muzzano; 11,30 Santa Messa presso la Cappellania
  3. Convivenza e ritiro di fine anno presso la Villa Vangelo e Zen (vedi allegato)

Ogni anno a Natale vari amici inviano l’obolo natalizio come contributo all’attività Vangelo e Zen. Quest’anno invito coloro che hanno questa intenzione a devolvere il loro obolo natalizio per soccorrere gli alluvionati delle Filippine, o della Sardegna e della Basilicata, chinando il capo ai tanti bambini portati via dalla corrente.

Nuovamente a tutti l’augurio che il Natale porti in dono una bella dose di amore alla capanna della vita.
p. Luciano

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