Mer 18 Nov 2020 Scritto da Pierinux Commenti disabilitati su . . . riposatevi un po’ . . . 18/11

mercoledì 18 novembre

il momento dello Zazen

prima dello Zazen

Come il mangiare, il bere, il dormire e tutte le funzioni principali della vita, anche il praticare lo Zazen non ha a che fare con il diventare più buoni. Lo Zazen è una pratica della vita e non della morale. Lo posso fare sia il giorno che mi sento buono, come quello che mi sento meno buono. I maestri Zen, con umorismo, ricordano ai discepoli troppo zelanti che le rane e i gatti fanno ore e ore di zazen e i gatti continuano a fare le fusa e le rane a gracchiare.
Sediamoci, senza affanno, senza bramose aspettative.
Affidiamoci a ciò che ci fa vivere senza giudicarci…

“lo Zazen è idale un posto tranquillo; bvi e mangia con regolarità. Liberati e sii separato da ogni tito di relazione e di rapporto, lascia riposare qualsiasi iniziativa. Senza pensare né al bene, né al male, non curarti di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato… Non misurare quanto hai realizzato la via di Buddha: essa non ha niente a che fare con lo stare seduti o sdraiati… ”

(Fukanzazengi – La forma dello Zazen che è invito universale)

mi seggo in Zazen… riposando un po’ nel non giudizio…

Sostare in Zazen è anche conversione al profumo della propria natura originaria. E’ un battesimo silenzioso nella propria originaria nobiltà.

Il momento dell’ascolto del Vangelo (Mt 9, 9 – 13)

Ascolto il Vangelo leggendolo a chiara voce.

Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Abbiamo tutti molti amici e conoscenti. Tutti amici buoni, tutti amici normali, tutti amici che accorrono alla festa di compleanno e, un giorno, tutti in fila al mio funerale.

Un giorno ero triste e uno se ne accorse e venne a trovarmi. Non era della lista…

Lui (Gesù) disse che 99 giusti, tanto giusti da non aver bisogno di chiedere scusa a nessuno, in paradiso portano solo gioia standard, perfettamente confezionata. Invece, uno fuori lista, ne porta molta.

E tutto è così già qui, adesso.

la preghiera

una preghiera

Potresti cercare una preghiera fogliando le pagine della lista; ma puoi anche chiudere tutto e pregare da outsider, da fuori lista dove tu di fatto sei.

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